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29/11/2014

Giacomo Puccini, Turandot e l’Archivio Storico Ricordi

Turandot

Bruxelles, Bozar

In occasione del 90° anniversario della scomparsa di Giacomo Puccini, avvenuta a Bruxelles il 29 novembre 1924 presso l’Institut de la Couronne, sono stati esposti alcuni tra i più significativi documenti che testimoniano l’iter compositivo della sua ultima opera, Turandot, rimasta incompiuta. I documenti provengono interamente dal nostro prestigioso Archivio Storico Ricordi di Milano, la più ricca raccolta di documenti pucciniani al mondo.

L’Archivio del celebre editore musicale Ricordi custodisce le partiture autografe di tutte le opere del Maestro (ad eccezione de La Rondine) nonché i documenti relativi agli allestimenti delle prime assolute: bozzetti, figurini, tavole attrezzi, libretti manoscritti e a stampa, manifesti, fotografie, oltre ad una preziosissima raccolta di lettere di Puccini ai gerenti Ricordi con cui collaborò: Giulio Ricordi, che credette in lui fin dall’inizio, il figlio Tito II e i successivi Renzo Valcarenghi e Carlo Clausetti.
Nel 1920 Puccini sceglie come argomento della sua nuova opera una fiaba del veneziano Carlo Gozzi (1720-1806) e ne affida il libretto a Giuseppe Adami e Renato Simoni. Per i costumi sceglie Umberto Brunelleschi, di cui sono stati esposti i figurini per i costumi di Turandot e Calaf.
Nell’ultima lettera inviata a Ricordi del 23 ottobre 1924, pochi giorni prima di partire con il figlio Antonio alla volta di Bruxelles per l’intervento alla gola, si intuisce come il pensiero principale per lui non sia la malattia, ma il poter terminare l’opera per la sua messinscena. Nel viaggio, infatti, porta con sé i suoi ultimi appunti musicali. La ripresa dopo l’operazione fa ben sperare, il telegramma di augurio in mostra ne è un chiaro segnale, ma alla fine il cuore non regge e il Maestro si spegne. Il lunedì seguente tutti i negozi e le sedi Ricordi restano chiusi per lutto.
La sua Turandot andrà in scena al Teatro alla Scala la sera del 25 aprile 1926 diretta da Arturo Toscanini, come da lui desiderato. In occasione della prima viene stampata una pubblicazione speciale intitolata Turandot -Numero Unico dedicata interamente a Puccini e alla realizzazione dell’opera. La pagina della partitura autografa della celebre aria Nessun dorma testimonia il successo mondiale acquisito in seguito dall’opera, risultato che lo stesso Puccini aveva pronosticato in una sua lettera del 1923: “c’è un’aria per tenore che credo diventerà popolare come Lucean le stelle”.
Turandot

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